A cura di Marco Torelli TSLB

DOPO LA LAUREA

Dopo una laurea triennale in tslb puoi :

 

1) intraprendere un percorso di specialistica biennale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche (unico proseguimento specialistico "naturale" del nostra figura professionale, ti permette di partecipare ai concorsi per diventare Dirigente delle Professioni Sanitarie). ; per accedere a questa laurea bisogna passare un test di ingresso in cui partecipano anche le altre figure tecnico diagnostiche sanitarie come tecnici di radiologia e tecnici di neurofisiopatologia; i posti sono quindi ripartiti (generalmente a nostro sfavore) fra le varie figure e per prepararsi esistono appositi libri con quiz e teoria (es. Alphatest)

 

per info: http://www.cosp.unimi.it/offerta_didattica/929.htm

 

2) iscriversi a una specialistica affluente al ramo biologico/biotecnologico come Biologia della salute, Biotecnologie mediche, farmaceutiche, industriali etc..; a seconda dell'università i tecnici possono essere non ammessi, ammessi senza debiti (raro) o con debiti da colmare con esami aggiuntivi essendo questi corsi modellati sulla figura del biologo/biotecnologo. La maggior parte iniziano ad ottobre, ma alcuni corsi ammettono anche laureandi sotto forma di una pre-immatricolazione che verrà poi confermata al momento del conseguimento della laurea triennale (si evita così di perdere un anno). Alcune di questi corsi necessitano della frequenza obbligatoria, altri invece prevedono la possibilità di non frequentare le lezioni e andare solo in sede per tirocini e sostenere esami. Per ottenere informazioni conviene controllare l'offerta formativa degli atenei di interesse e leggere attentamente nel bando di ammissione se i Tslb sono ammessi.

 

3) iniziare un Master di I livello, generalmente di un anno, consentono di ottenere una preparazione molto specifica su un ambito di laboratorio; anche questi solitamente prevedono colloqui e prove d'esame per l'ammissione; fanno curriculum e vengono valutati come titoli ai concorsi pubblici, però hanno costi proibitivi soprattutto per un neo-laureato. Es. di master: Master in spettrometria di massa; master in citologia cervico-vaginale; Master in coordinamento delle professioni sanitarie etc..

Sia dopo una una laurea specialistica che un master di I livello si può essere ammessi a un master di II livello.

 

4) iniziare a studiare intensamente per preparare concorsi, avvisi e colloqui; 

Documento utile a schiarire le idee

IL TECNICO SANITARIO DI LABORATORIO

BIOMEDICO: L’EVOLUZIONE DEI PERCORSI DI

STUDIO DI UNA PROFESSIONE SANITARIA

Stefano Lazzerini

Laboratorio Chimica Clinica ed Ematologia

Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio - Firenze

 

 

Il percorso formativo del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico (TSLB) è cambiato profondamente in questi ultimi anni, tanto da far evolvere quest’operatore da figura “ausiliaria” dei laboratori italiani ad un professionista responsabile degli atti di sua competenza che svolge attività di laboratorio d’analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia e virologia, di farmacotossicologia, d’immunologia, di patologia

clinica, d’ematologia, di citologia e d’istopatologia.

Svolge con autonomia tecnica professionale la propria prestazione lavorativa in direttacollaborazione con il personale laureato del laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative d’appartenenza, è responsabile del corretto adempimento delle procedure analitiche e del proprio operato (nell’ambito delle proprie funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili), verifica la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura dove opera, controlla e verifica il corretto

funzionamento delle apparecchiature utilizzate (curandone la manutenzione ordinaria), partecipa sia alla programmazione che all’organizzazione del lavoro nel laboratorio ed infine contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale ed alla ricerca.

 

Il TSLB svolge la sua attività in strutture di laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo lanormativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero professionale.

 

 

 

UN PO’ DI STORIA …

Fino al 1990 il percorso di studio del TSLB è stato disomogeneo, questa qualifica si raggiungeva invari modi: Scuola diretta a Fini Speciali, concorso ospedaliero (svolto ai sensi dell’art. 88 del Regio Decreto 30 settembre 1938, n. 1631), corso ospedaliero (riservato ai periti chimici), istituto tecnico femminile ad indirizzo specifico.

Una tappa importante è stata la legge n. 341 del 19 novembre 1990, dove sono soppresse le Scuole dirette a Fini Speciali trasformandole in corsi di diplomi universitario (DU) di durata biennale o triennale.

Nel 1999 il mondo universitario italiano, con il Decreto del Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca (MIUR) n. 509 del 3 novembre, si è adeguato a pieno allatrasformazione che l’istruzione superiore europea stava attuando in seguito al “Processo di Bologna”; le università, infatti, si strutturano per offrire una formazione divisa in tre cicli distinti al fine di rilasciare titoli sia di primo e che di secondo livello, cioè Laurea (L) e Laurea Specialistica(LS), Diploma di Specializzazione (DS) e Dottorato di Ricerca (DR).Nell’ambito del “Processo di Bologna”, di cui l’Italia è stata promotore fin dall’inizio (1999), i Ministri dell’Istruzione superiore dei Paesi europei partecipanti (adesso 45) hanno fissato nel corso del tempo una serie d’obbiettivi tendenti a realizzare lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore attraverso l’armonizzazione ed una crescente convergenza delle architetture dei sistemi nazionali; l’obbiettivo finale è di portare entro il 2010 tutti i Paesi che partecipano a questo spazio comune d’istruzione allo stesso livello.

Il Ministero della sanità con il Decreto del 27 luglio del 2000 definisce che i diplomi e gli attestati conseguiti in base alla normativa precedente sono equipollenti al DU, secondo le indicazioni presenti nella legge n. 42 del 26 febbraio 1999.

Il legislatore però non era entrato nello specifico della professione del TSLB, infatti, si dovrà aspettare il 2 aprile 2001 per la determinazione delle classi universitarie delle professioni sanitarie sia per le lauree (Decreto Interministeriale, MIUR e Ministero della Sanità) che per le laure specialistiche (Decreto Ministeriale MIUR); quest’evoluzione del percorso formativo del TLSB passa dalla Legge n. 251 del 10 agosto 2000, che disciplina le professioni tecnico-sanitarie.

Il successivo atto legislativo sulla formazione universitaria è del 2004, con il Decreto MIUR n. 270

del 22 ottobre, che modifica il precedente Decreto MIUR del 1999; il cambiamento che maggiormente c’interessa è che la LS diventa Laurea Magistrale (LM).

L’ultimo intervento del legislatore sui percorsi universitari è il Decreto MIUR del 26 luglio 2007, che accoglie i due Decreti MIUR del 16 marzo 2007 sulle classi dei corsi sia per la L che per la LM, che modifica il Decreto MIUR del 2004; le principali novità riguardano il tetto massimo di: CFU (180 per L e 120 per LM), esami (20 per L e 12 per LM) e CFU specifici per conoscenze ed abilità professionali (60 per L e 40 per LM).

Purtroppo, anche in questo caso, non c’è un riferimento specifico ne’ al TSLB e neanche alle altre figure professionali sanitarie, siamo ad aspettare la giusta considerazione che pensiamo di meritarci, speriamo di essere inseriti in un prossimo decreto nel breve/medio termine.

 

 

SITUAZIONE ATTUALE

Primo ciclo di studi universitari

Il titolo abilitante per la professione del TSLB è la Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e compete la qualifica accademica di Dottore in Tecniche di Laboratorio Biomedico.

Il Corso di Laurea è presente, per l’anno accademico 2007-2008, in 35 università italiane nelle facoltà di Medicina e Chirurgia; ogni anno, entro il 30 aprile (DL n. 229 del 19 giugno 1999), il Ministero della Salute deve determinare il fabbisogno per il SSN del personale ai fini di permettere al MIUR di programmare gli accessi ai vari corsi universitari. (per l’anno 2007 è stato rilevato un fabbisogno di 1.143 TSLB).

L’obbiettivo del corso è di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e l’acquisizione di specifiche conoscenze tecniche-professionali, prevedendo un adeguato tirocinio attraverso il quale è possibile applicare le conoscenze apprese in comportamenti professionali.

Il percorso di studio ha una durata triennale, la classe d’appartenenza è la SNT/3; prevede l’acquisizione di 180 crediti formativi universitari (CFU), comprensivi di quelli riguardanti la conoscenza obbligatoria di una lingua dell’Unione europea oltre a quell’italiana.

Il CFU è la misura del volume di lavoro d’apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente (in possesso d’adeguata preparazione iniziale) per l’acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio; al CFU corrispondono 25 ore d’impegno complessivo per studente.

Convenzionalmente è fissata una quantità media d’impegno pari a 60 CFU annuali (1.500 ore l’anno e 4.500 ore totali).Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre avere un diploma di scuola secondaria superiore oppure un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Gli studi compiuti per conseguire il DU in base ai previdenti ordinamenti didattici sono valutati in

CFU e riconosciuti per il conseguimento della L; la stessa norma si applica agli studi compiuti per conseguire il Diploma delle Scuole dirette a Fini Speciali, qualunque ne sia la durata.

Secondo ciclo di studi universitari

La formazione post-laurea (secondo ciclo di studi universitari) prevede la Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche (LM).

Il Corso di LM è presente, per l’anno accademico 2007-2008, in 16 università italiane nelle facoltà di Medicina e Chirurgia; sono stati determinati gli accessi (340 posti su 1922 per tutte le professioni sanitarie, pari al 17.7%) con il Decreto MIUR del 24 luglio 2007.

L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una formazione di livello avanzato, formando un professionista capace di intervenire con elevate competenze nei processi: d’assistenza, gestionali, formativi e di ricerca nell’ambito della Medicina di Laboratorio.

Il percorso di studio ha una durata biennale, la classe d’appartenenza è la SNT-SPEC/3; prevede l’acquisizione di 120 CFU (pari a 3.000 ore d’impegno complessivo per studente) ed al completamento degli studi si ottiene la qualifica accademica di Dottore Magistrale.

Per essere ammessi al corso di LM occorre avere la L o il DU oppure un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Terzo ciclo di studi universitari

E’ possibile inoltre accedere ad un terzo ciclo di studi universitari e cioè al Dottorato di Ricerca(DR).

L’obbiettivo del corso è quello di fornire allo studente le competenze necessarie per esercitare, presso università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione; ha una durata minima di tre anni, al completamento degli studi si ottiene la qualifica accademica di Dottore di Ricerca.

Per essere ammessi al corso di DR occorre avere la LM, oppure un’altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Altri studi universitari

Il sistema universitario italiano prevede altri corsi di studi come il Diploma di Specializzazione (DS), il Master Universitario di 1° e di 2° livello (MU1 e MU2).

Il corso per il DS ha l’obbiettivo di fornire allo studente conoscenze ed abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività professionali; può essere istituito esclusivamente in applicazione di specifiche norme di legge o direttive dell’Unione Europea.

Ha una durata variabile (2-6 anni e 120-360 CFU) e fornisce il titolo di Specialista in … (è specificato il campo scelto).

Per essere ammessi al corso di DS2 occorre avere almeno la L, ovvero un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Il MU1 ha la durata di un anno prevedendo 60 CFU (pari a 1.500 ore d’impegno complessivo per studente), oltre a quelli acquisiti per conseguire la L ed il titolo è Master Universitario di primo livello.

Per essere ammessi al MU1 occorre avere la L od il DU oppure un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.Il MU2 ha la durata di un anno e prevede 60 CFU (pari a 1.500 ore d’impegno complessivo per studente), oltre a quelli acquisiti per conseguire la LM ed il titolo conseguito è Master Universitario

di secondo livello.

Per essere ammessi al MU2 occorre avere la LM oppure un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

 

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

Il TSLB ha ora un percorso formativo molto complesso, che lo rende un attore importante nel Servizio Sanitario Nazionale; con la sua formazione e gli strumenti a sua disposizione è un fondamentale collaboratore per i colleghi clinici nella diagnosi degli stati patologici, per seguirne l’evoluzione e per fini prognostici.

Anche questo documento è stato scaricato dal web in forma Free.

SOPRAVVIVERE FUORI CASA

Studenti ai fornelli

Un ebook per sopravvivere alla vita da universitario o lavoratore fuori casa

http://www.docsity.com

 

Decisamente carino.....

  • cercare una stanza
  • sopravvivere senza la cucina di mamma
  • Vita da studente

i principali argomenti, che trovo utili anche per quanti di noi si spostano per i primi incarichi ad esempio

Contatore visite gratuito